"Le lame Scarlatte" di Rob Himmel

07.11.2017

DARK-ZONE

14,90 EURO (copertina flessibile).

PREMESSA

Se mi seguite su instagram, oppure avete letto l'articolo di ieri, sapete che sto collaborando con la casa editrice "dark-zone", che ringrazio per avermi inviato questo libro!

Io vi consiglio di dare un'occhiata al loro catalogo se siete fan dei fantasy, come me, perché non solo ce ne sono una marea, abbastanza da soddisfare tutti i vostri gusti, ma anche perché sembrano fornire una serie di autori e generi relativamente nuovi e interessanti!

Perciò se vi ho convinto ad approfondire questa conoscenza, vi consiglio di cliccare qui sotto!

TRAMA:

Benvenuti a un'altra puntata di "Io e la mia ossessione", io sono Eroine, e ho una vaga ossessione con gli assassini dei libri...

---

La Lince è finalmente tornata.

C'è voluto un sicario arrogante e inesperto, ma eccolo di nuovo nella capitale.

E tutto intorno a lui sembra di nuovo muoversi: vecchi e nuovi nemici lo cercano, mentre è il re forse l'avversario più spietato che Lynx troverà sul suo cammino, o incontrerà forse la morte per mano di Eel, determinata a rubargli il titolo di "migliore assassino" d Ganderia.

Solo la lettura ce lo potrà dire.

<<Poco importava, adesso era lì e doveva trovare il modo di guadagnare tempo>>

RECENSIONE (2,5-3\5):

Iniziamo con una piccolissima premessa prima di recensire questo libro.

Io, come ben sapete, adoro leggere di assassini; potrebbe essere definita una cosa poco salutare o maniacale, ma sinceramente penso che siano una delle mie tipologie fantastiche preferite (infatti mi piacciono molto di più se svolgono il loro ruolo in mondi fantasy e soprattutto se si basano su un'organizzazione simile a quella di Assassin's Creed). 

Penso che ci sia un caos controllato nelle loro azioni, che li rendono interessantissimi, sia per quanto riguarda il seguire le loro azioni, sia il loro comportamento.

Ed ero curiosissima proprio per la presenza di assassini di leggere questo libro, magari creando un'eccessiva hype attorno a esso, che non mi ha permesso di essere esattamente oggettiva con il libro e portandomi in diverse delusioni narrative, che mi hanno fatto dare questo giudizio.

Questa premessa serve semplicemente a dire che magari gli errori del libro non sarebbero stati così evidenti se a leggerlo fosse stata un'altra persona, con una una mentalità diversa.

Ci sono infatti diversi errori, soprattutto sui personaggi, che appaiono tutti eccessivamente stereotipati e appena abbozzati, è il primo termine che mi viene in mente, perché alcuni li vediamo per dieci scene di seguito senza capire il loro ruolo e poi non più fino alla fine.

Da questa categoria escono incolumi però sia Lynx che Lizard, che forse sono stati i personaggi che ho più apprezzato all'interno della storia, mentre non ho minimamente sopportato Irt Friviel, che aveva un carattere al limite dell'isterico, andando dalla rabbia immediata e incontrollata alla pietà e al sacrificio, cosa che secondo me non è stata descritti nei tempi giusti per avere un certo effetto sul lettore.

Lo stesso vale per la "conversione" di Ser Brandastor, nonostante sia lasciato intendere che ci sia sempre stato un certo livello di conflitto per il ruolo che era obbligato a svolgere.

Poi ci sono personaggi come Eel, Ferret e Migo, che resteranno per me dei veri e propri misteri e nonostante mi fossi in un certo senso affezionata a Ferret, Eel mi è risultata ancora più isterica e decisamente incapace di provocare in me una sola oncia di affetto verso di lei, mentre ho una sola parola per descrivere Migo, viscido.

So bene che queste erano le intenzioni dello scrittore, ma io non sono riuscita a entrare in confidenza con i personaggi, una cosa che per il mio giudizio penalizza molto un romanzo.

A salvare questo romanzo c'è una trama interessante e decisamente non scontata, caratterizzata da un innovativo e continuo "svelarsi" di piani, con uno stile che ricorda una "matrioska", come se non appena di apre una bambolina se ne ritrova subito un'altra, creando un ritmo adrenalinico e veloce.

Inoltre mi è piaciuta molto l'ambientazione, estremamente originale e con il giusto miscuglio di realtà e fantasy, una dote che ho particolarmente apprezzato nella scrittura.

Nel compenso questo libro si è salvato e dietro ci ho visto molto potenziale e fatica, perciò spero che l'autore magari riesca a sollevarsi da questi errori e creare altri universi favolosi! Sono sicura che ci riuscirà nel prossimo libro senza problemi?

Voi lo avete letto? Che ne avete pensato?

Assassino preferito?

Jason Todd (eh, mi spiace Celaena e Dhube, ma lui è praticamente il mio maritino...).

Alla prossima!

Eroine Penzel.


© 2017 Antonio Giannelli. Tutti i diritti riservati.
Creato con Webnode
Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia