"La Lama dell'Assassina" di Sarah J. Maas

10.08.2017

MONDADORI

12,50 EURO

TRAMA:

Celaena Sardothien prima di diventare "il campione del re", era la più famosa e la migliore assassina di Adarlan e farete bene a non scodarvelo"

Questa raccolta di racconti che precede cronologicamente "Trono di Ghiaccio" può essere un buon promemoria per non abbassare la guardia!

<<Un frammento di morte con le ali e una punta di metallo>>

RECENSIONE (4\5):

In questo spin-off, vediamo una Celaena profondamente più definita di quella che abbiamo letto nei primi libri, ma ancora non caratterizzata come nel terzo libro, e questo  dovuto, come è tipico della Maas, perché veniamo a conoscenza di ciò che la ha portata alla miniere di Endovier.

Perciò il libro si più definire come un miglioramento della caratterizzazione di questo personaggio, che può rendere all'inizio difficile prendere in simpatia un carattere così "diverso" da quello che conosciamo, ma con tutti i tratti che la renderanno la stupenda protagonista di "Trono di Ghiaccio".

Le avventure sono estremamente originali e come al solito, è quasi impossibile capire che cosa succederà e per essere ancora più sorpresi dalla lettura di quetso romanzo vi consiglio di leggerlo prima di inziare la saga: sia per vedere che cosa ne pensate della scrittura della Maas e dei suoi protagonisti, sia per non avere una specie di "spoiler interni" agli altri libri (come è successo a me).

La Maas descrive caratteri che nella durata del libro ci rimangono chiramanete in mente, e che ci emozionano ogni volta che vengono menzionati nei libri che seguiranno.

Interessante e una cosa che ho apprezzato è il fatto che nonostante siano novelle, perciò racconti che possono essere letti anche separatamente sono in ordine cronlogico e dotati di un certo collegamento tra le varie novelle, come se questo fosse veramente un libro.

Mi fa quasi ridere il fatto che la Maas, nonostante non ci provi, riesca sempre a scrivere libri con la sua scrittura veloce e sorprendente.

Inoltre a me la traduzione italiana di questi libri mi è piaciuta molto eprché rendono la lettura coinvolgente e scorrevole.

Una lettura decisamente da non trascurare, se non volete lasciare indietro dei pezzi fonamentali di una protagonista estremamente "badass"!

IT'S SCLERO-TIME:

(Questo è un piccolo spazio che mi prendo per spiegare in modo meno professionale cosa mi ha colpito del libro, in modo più approfondito, perciò WARNING SPOILERS AHEAD!).

Qualcuno si è ripreso dalla morte di Sam? Perché, per favore mi spieghi come smettere di piangere ogni volta che qualcuno lo menziona... (e faccio parte del fando di Supernatural perciò è grave...)

Non ho pianto per la morte di Will Trainor in "Io prima di te" (nonostante il mio compagno di posto in gita mi chiedesse ogni cinque minuti "è morto?"), né per Finnick Odair, ma questo, mio cari signori, è un colpo bassissimo, inziando dal fatto che per tutta la lettura io lo sapevo come sarebbe finita.

Ma all'improvviso mi sono illusa che ci fosse una possibile via di fuga, un'altra alternativa, una fine alternativa...

E poi Sam non è ritornato. La descrizione di quella morte così orribile eppure così veloce che ti senti veramente come se avessi perso qualcosa...

Celaena in questo libro non mi stava esattamente simpatica all'inizio: non aveva ancora quella amara durezza che la rendeva decisamente forte agli occhi di tutti, ma ammettiamolo eravamo sinceramente convinti tutti che fosse una ragazzina capricciosa.

Questo fino a quando, come la brava persona che è, ha deciso di liberare 200 schiavi, con la relativa e triste conseguenza che Arrobynn la ha quasi uccisa per poi inviarla nel deserto.

E qui abbiamo incontrato Yrene Towers (possiamo discutere della stupenda caratterizzazione che la Maas fa delle guaritrici?) e Ansel, che devo ammettere non mi è mai veramente piaicuta, inizialmente è uno di quei caratteri troppo "vivaci" per me e poi perché il suo tradimento mi ha veramente fatto infuriare: capisco il suo legame con le sue terre, ma allo stesso tempo... aveva tante alternative, sono d'accordo con il Maestro Muto.

Vogliamo poi parlare di Illias che è una patatina, assieme a Sam, per non parlare che lui ci ha dedicato un grande e indimenticabile, per quanto inesistente momento con Celaena, che è arrossita come la patatina che anche lei è, quando lui ha cercato di baciarla. Non so perché ma ho adorato la dolcezza di quella scena, anche se ero tipo: Sì, sì, ma alla fine finisce con Sam, vero?

Sam, tu nel frattempo non ci provare con Lysandra: il tipico carattere fatto per essere odiato, o almeno è così in questo libro, ma la Maas la riscatterà come fa con tutti i suoi personaggi più odiosi (*cough* Jurian *cough* Eris *cough*), perciò se anche voi vi siete innamorati della civettuola cortigiana non temete: ci sarà un riscatto!

Gli ultimi due racconti sono insieme fonti di gioia e dolore, perché Sam e Celaena che si confessano i rispettivi sentimenti e sono così dolci e teneri, ma poi c'é Arrobynn, che ammettiamolo è troppo interessante per essere veramente odiato... O almeno è così in questo libro...

Una tipologia di personaggio fin troppo interessante che nei generi fantasy non ho mai visto rappresentato: caratterizzato dall'ambiguità; è un personaggio che sembra elevarsi sopra la rozzezza umana, ma prova sentimenti squisitamente umani, come l'odio e la gelosia.

Ma noi non avremo paura, tanto arriverà "Queen Of Shadows"...

Leggere questo libro dopo "Heir of Fire" è veramente pesante, ma è un sacrifico che sono disposta a fare per aver incontrato Sam e la Gilda degli Assassini e quella Celaena, che sapeva ancora sorridere e aveva una piccola speranza per quella vita tranquilla che poteva finalmente sognare, libera.

Voi avete rimedi per le morti dei vostri personaggi preferiti? Quale è stata la peggiore?

Alla prossima!

Eroine.


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