"La Battaglia dei Pugnali" di Marie Lu (#Xmas: secondo capitolo)

12.12.2017

NETWON COMPTON EDITORI:

5,90 EURO (copertina rigida, catena "Gli insuperabili")

PREMESSA:

So fin troppo bene che a Natale si diventa tutti più buoni, ma io oggi per cambiare vi invito a diventare tutti un po' più cattivi  (solo per oggi, però!), per entrare un poco nella mente delle Giovani Elite.

E forse vi potrete accorgere di un'importante lezione alla fine di questo libro...

Perciò assieme a questo cambiamento di prospettiva ho scelto questo libro per la rubrica #xmas, lo ho scelto anche perché è il libro per la mia book-challenge di dicembre (#adventbookchallengeantag), che potete trovare sul mio account instagram (@eroine.penzel).

Perciò dopo queste brevi spiegazioni, iniziamo con la recensione!

TRAMA:

Questa cosa dei superpoteri ci sta sfuggendo un po' di mano...

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Adelina Amoteru è una ragazza come tante altre, se tante altre potessero vantare di avere i suoi capelli bianchi prematuri e la sua cicatrice su un occhio, risultato di una febbre terribile, che lasciava i bambini con caratteristiche decisamente bizzarre.

E poteri.

Poteri che Adelina non ha dimostrato fino a una notte particolare, iniziando una lenta spirale di autodistruzione, da cui però la "Compagnia della Spada" sembra averla salvata...

... ma se anche questa nuova compagnia non fosse altro che l'ennesima condanna a morte?

"Percepire le emozioni, pertanto, essere umani, significa essere figlio degli dei"

RECENSIONE (4\5):

Inizio con il dirvi che la Lu non era una lettura sconosciuta a me; ho già letto di lei "Legend", che mi è piaciuto, ma mai quanto questo libro, nonostante abbia dato a entrambi la stessa valutazione in "stelline".

Penso semplicemente che questo libro sia stato più diretto per la mia comprensione, mentre "Legend" non lo ho realmente compreso fino all'inizio della seconda parte; inoltre può sembrare una cosa abbastanza stupida ma siccome è un fantasy, sono maggiormente nel mio ambiente rispetto a un dispotico (queste naturalmente sono semplici preferenze personali, non ritengo assolutamente il genere fantasy superiore a quello distopico, sono semplicemente, ripeto, preferenze personali).

Nonostante questo però anche questo libro ha avuti alcuni difetti, nonostante sia riuscito perfettamente a rispettare l'hype che io avevo attribuito, ma come sempre: l'assenza dell'ultima stellina, per me vuol dire solo che so che la scrittrice ha la capacitò di migliorare.

Ho comunque adorato questo libro, sia per la trama, straordinaria, nonostante (come sempre nella maggior parte dei casi) sia basata su uno schema abbastanza semplice, ma che la Lu come al solito combina con schemi nascosti a tutti tranne al lettore (cosa che apprezzo molto, perché almeno non mi sento un'idiota...), ma che non elimina del tutto l'effetto a sorpresa (chi sta piangendo ancora per la fine? *alza la manina*).

Poi i personaggi sono semplicemente fantastici, nonché il motivo principale per cui questo libro mi è piaciuto così tanto: vediamo chiaramente degli antieroi in potenza e la creazione di un'antieroina, che ho semplicemente amato!

Se siete nuovi, sappiate che Eroine ha una vaga fissa per gli antieroi, piccoli maniaci che in qualche modo, alla fine, compiono qualcosa di buono...

I personaggi sono stupendi: ben caratterizzati, e tutti quelli che hanno un qualche punto di vista sono estremamente interessanti e rilevanti alla trama, in modo che sinceramente non ci si annoia mai, per nessun punto di vista...

Anche lo stile della Lu è estremamente interessante, molto più poetico di quello usato in "Legend" e che mi è sinceramente piaciuto molto di più, nonostante reputi estremamente interessante lo stile lineare e essenziale usato in quel libro.

Geniale l'utilizzo di quelle piccole citazioni in ogni capitolo, che mi ha ricordato tantissimo Licia Troisi, perciò super-approvate, anche perché ho trovato alcune delle mie citazioni preferite!

Perciò super-consigliato, se anche voi volete leggere di come si crea un antieroe!

IT'S SCLERO-TIME:

(Questo è un piccolo spazio che mi prendo per spiegare in modo meno professionale cosa mi ha colpito del libro, in modo più approfondito, perciò WARNING SPOILERS AHEAD!)

Capisci di avere un problema quando, dopo avere letto Maeve, tiri quasi un libro contro il muro...

... ma comunque!

Io ho semplicemente adorato questo libro (se non si fosse capito...), ma il vero punto forte di questo libro per me sono stati i personaggi, non solo per il carattere, ma anche (so di essere estremamente superficiale...) ma anche per l'aspetto fisico.

E prima che mi arrestino, perché tutti i poveri personaggi di questo libro sono minorenni, mi è piaciuta l'idea dei cambiamenti dovuti alla febbre che la Lu ha usato per caratterizzare i suoi personaggi.

Mi è piaciuto non solo da un punto di vista estetico nel senso che secondo me i cambiamenti possono sembrare molto fighi, ma anche per il semplice fatto che l'idea delle "creature imperfette" (orribile traduzione di "malefettos"), cioè dannate per il loro aspetto fisico "deforme", che deve la sua caratterizzazione a tantissimi libri che precedono quello della Lu, a me fa sempre impazzire!

Perciò nonostante sia un'idea abbastanza vecchia e decisamente non nuova a me fa sempre impazzire anche perché se l'idea non è nuova, le caratterizzazioni che la Lu ha dato è estremamente interessante e assolutamente creativa!

Poi vabbè c'è la questione degli antieroi e sappiamo tutti bene la mia ossessione, soprattutto per quanto riguarda la backstory, che è praticamente l'intero racconto di questo libro.

Mi sono rivista tantissimo in Adelina, soprattutto nella sua paura di venire usata, che ritengo sia una cosa abbastanza comune in una società come la nostra, in cui l'interesse individuale supera molto spesso la generosità e la veridicità dei sentimenti.

Quando si è arrabbiata per il "tradimento" di Enzo e per gli insulti di Dante, io la capivo perfettamente e maleficamente (so fin troppo bene che ora penserete che ci sia qualche problema con me) la ho incitata a prendersi quella sua rivincita su tutti.

So bene che la ambizione di Adelina può sembrare estremamente pericolosa ma io sono comunque felice che la abbia come caratteristica perché secondo me è una caratterizzazione geniale e nuova.

Inoltre alla fine io la ho trovata adorabile nella fine con Violetta, che, ammettiamolo tutti, ci sembrava la tipica sorella buona e rintronata ma no!

Come al solito la figura un po' degli idioti la fanno gli uomini, cioè non so voi ma per me Enzo e Dante sono stati praticamente inutili!

Raffaele si salva, anche se io ero tipo: "Non ti piace Adelina, tu non piaci a me".

Che poi lo ho trovato adorabile è un'altra questione.

Chi altro ho trovato adorabile? Ladra di stelle e Colei che sospinge il vento (che nomi fighi!).

Chi ho odiato? Teren e la regia GIulietta!

Ieri vi ho già detto che certi cattivi non possono non amarli... Teren non fa parte di questi.

Nonostante non lo odi esattamente, e apprezzi la sua intelligenza e astuzia, a me fa sinceramente pietà per il suo rapporto con la regina Giulietta, che odio con tutto il mio cuore!

Sia per il suo rapporto (malato) con Teren, che a me ricorda tantissimo una specie di Maeve e Lorcan e sono i tipi di rapporti che sono veramente malati a mio parere, sia perché ha cercato di uccidere Enzo! 

Ok, Enzo non mi sembra la persona più sveglia del momento, ma è una piccola perla di dolcezza che non bisogna toccare *va a piangere nell'angolino*.

Se lo avete letto: avete teorie per quella fine? Io una: ho paura...

Bene la recensione finisce qui! Fatemi sapere se lo avete letto, quale è il vostro fantasy preferito.

Alla prossima!

Eroine Penzel.

© 2017 Antonio Giannelli. Tutti i diritti riservati.
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