"Yokai: Spiriti Inquieti" di Mauro Mancinelli, Olivia Balzar, Monica Serra, Valerio la Martire (prefazione di Mauro Beato).(#Halloween: primo capitolo)

03.10.2017

BAKEMONO_LAB

14 EURO (in formato cartaceo).

CODICE SCONTO: WINTERBLOG17 (valido fino al 31 dicembre!).

PREMESSA:

Siamo finalmente arrivati a Ottobre e si può finalmente parlare (del mio compleanno!) di Halloween, e io ho deciso di continuare questa rubrica che ha ottenuto abbastanza successo!

Qui vi propongo un libro che mi è stato gentilmente inviato dalla "Bakemono_Lab", con cui sto collaborando e che ha decisamente dei libri adatti a questo periodo, perciò vi lascio qui sopra il loro link!

PERCHE' LEGGERE QUESTO LIBRO: Come sempre vi ricordo che non sono un'amante dei libri horror, ma questi racconti decisamente creepy, che mantengono comunque un livello alto e una narrazione veloce, mi hanno decisamente colpita, sia per la forte suggestione che creano, sia per tutto ciò che ho potuto apprendere da questo libro!

Magari alla fine della lettura potremmo giocare tutti insieme, la notte di Halloween, allo "hyaku monogatari"?

TRAMA:

Quattro racconti dal tema comune: spiriti maligni o benigni che infestano la vita umana, impedendo una quotidianità tranquilla, ma allo stesso tempo emozionando il lettore con una suggestione che lo spinge a leggere il libro tutto d'un fiato.

Il lettore si ritroverà immancabilmente terrorizzato e inseguito dalla donna di neve, dalla presenza misteriosa in quella casa, da un demone mangia-sogni e una donna incatenata, che si ritrova in un quadro, in un casa tra l'onirico e il macabro.

Una piccola antologia che vi farà gelare il sangue, parola di Eroine!

<<Perché anche la pietra, a volte, ha bisogno di qualcuno che le tenga una mano>>

<<La casa nasconde ma non ruba>>

<<Devi farmi una promessa>>

<<Devi trovarmi>>

RECENSIONE (4\5):

Ringrazio ancora la casa editrice Bakemono_lab per avermi inviato questo libro, che inizialmente mi spaventava un po' non essendo troppo abituata alle cose horror ed essendo forse una delle persone più fifone della storia...

A convincermi però è stata la stupenda a curatissima prefazione di Mauro Beato, in cui descriveva gli Yokai come creature caratterizzate da una moralità ambigua, una caratteristica che io ritengo molto interessante in personaggi, che siano reali e fantastici.

Questi racconti più che fare paura, creano quell'aria di suggestione che ci fa calcolare bene qualsiasi movimento sospetto intorno a noi, terrorizzati dall'intera realtà che ci circonda possa rivelarsi mostruosa, come se non lo fosse già...

Nel primo racconto questa suggestione si mescola a un tono poetico, caratterizzato da aforismi stupendi che mettono i brividi, fanno riflettere e forse anche piangere, perché quel mostro è improvvisamente un essere umano, così simile a noi.

Una storia straziante e convincente, con una spiegazione a tutto che arriva lentamente con il tempo, e l'utilizzo di diversi narratori (cosa che adoro in un libro). Più si conosce la storia, più si finisce per innamorarsi del gelo che la circonda.

Il tutto si basa su un'idea semplice abbellita con particolare cura, che da i suoi frutti.

Proseguiamo con il secondo racconto, quello di cui ho avuto più paura, (ora sono traumatizzata riguardo la pulizia del bagno), e che ho apprezzato per i dettagli finali, secondo me guarniti di un po' di umorismo macabro, per non parlare dell'atmosfera che in questo caso si crea: molto più diretta e continua, tipica quasi di una macchina da presa (Olivia Balzar, un'artista veramente eclettica, è anche un'attrice, come la malcapitata protagonista del racconto).

Per un'amante dei finali interessanti, non posso fare a meno di apprezzare quello con cui la storia è terminato (anche se ora avrò per sempre paura di entrare in bagno, d'ora in poi).

Il terzo racconto è decisamente una favola interessante (magari sono io, ma ho notato alcuni accenni a Biancaneve), e in parte sono rimasta un po' delusa dal non sapere che cosa accadeva a quell'antipatica della matrigna! Ma ho adorato lo stile ciclico che ha assunto il racconto alla fine e come non adorare la storia d'amore tra Yuki e Ichijo?

Sinceramente credo che sarebbe potuto essere approfondito, e magari in un futuro lo sarà; nonostante questo il racconto risulta estremamente convincente e con una narrazione che arriva direttamente al narratore. Come ho già detto, il ritmo è quello di un favola, moto macabra e dai tratti orientali, che fa di questo racconto un gioiellino interessante.

Il quarto racconto mi ha colpito per la trama e la costruzione che gli ha dato l'autore: un viaggio nella propria memoria e in qualcosa di più, senza mai sapere fino in fondo quanto è terribile ciò che si sta per scoprire; se inizialmente (come me) siete un po' impazienti di scoprire cosa si cela dietro quell'Uomo, credetemi andate avanti e non rimarrete delusi.

L'idea della casa è semplicemente straordinaria, sia perché ci fa sentire improvvisamente claustrofobici e impazienti di uscire, sia perché ogni cosa è un semplice indizio, che ignorando trascuriamo.

In questo racconto le riflessioni filosofiche non mancano e mi ha veramente lasciato sconvolta e emozionata.

Se volete qualcosa che mischi l'atmosfera lugubre sempre più vicina di Halloween, ma siete anche dei fan del Giappone e siete alle ricerca delle sue leggende più oscure, be' questo è il libro che fa al caso vostro!

Potreste trovare spunto sia per un costume che per una storia da raccontare, per non parlare che leggere questo libro vi farà entrare direttamente nell'atmosfera di Halloween!

E secondo voi cosa ci vuole per entrare nella giusta atmosfera di Halloween?

Per me ci vogliono le zucche e i racconti pieni di suggestione come questi!

Alla prossima!

Eroine.


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