Ursa: da ricordo a realtà
Questo articolo fa parte del blog tour per il volume 'Avatar The Last Airbender: La Ricerca', che ho potuto leggere in anteprima grazie alla casa editrice Tunué e alla coordinatrice di questo stupendo progetto, Valentina (bookish_brainer, su bookstagram).
È mia intenzione offrirvi una piccola analisi del personaggio di Ursa, attraverso una prima parte 'spoiler free', che serva a ricapitolare tutte le informazioni che abbiamo ottenuto grazie al cartone su questa figura, e un'altra che invece si addentrerà a analizzare gli eventi presenti nell'ultima graphic novel rilasciata da Tunué.
Se volete saperne di più vi rimando alle mie recensioni del volume precedente e di quello appena uscito.
Inoltre, vi avvertirò appena entreremo in 'zona spoiler', ma voglio informarvi che l'articolo contiene degli spoiler riguardanti sia il precedente volume che il cartone animato, che vi consiglio di recuperare, perché entrambi meritano tanto.
Ricapitolando...
Ursa è la madre di Zuko e Azula e la moglie del signore del fuoco, Ozai.
La sua storia rimane a lungo oscura, ma ciò di cui possiamo essere sicuri è che è sempre stata felice del suo ruolo di madre, incoraggiando entrambi i figli a mantenere un atteggiamento dolce e aperto.
Molto spesso è vista supportare Zuko e riprendere Azula, dal momento che fin da piccola ha dimostrato una discreta crudeltà e una propensione a ferire gli altri.
Non accediamo alle sue memorie o al suo punto di vista all'interno del cartone e la prima volta che la conosciamo è attraverso gli occhi di Zuko, nell'episodio del cartone animato, 'Zuko solo', in cui il giovane, sconfortato, ritorna a pensare alla sua passata vita a palazzo.
Ursa è vista immediatamente consolare il figlio e dimostrare una grande empatia quando viene a conoscenza della morte di Lu Ten, il figlio di Iroh.
Ma ciò che sorprende ancora di più, è il fatto che quest'immagine di madre devota e gentile, viene completamente distrutta dalla sua improvvisa scomparsa, dopo essere a stento riuscita a salutare Zuko, confortandolo un'ultima volta.
La scomparsa di Ursa è cosparsa di un alone di mistero.
E il silenzio del signore del fuoco Ozai certamente non aiuta in alcun modo i due bambini a accettare l'assenza della madre.
Ciò a lungo andare finisce solo per indurire il carattere di Zuko e fare diventare più arrogante Azula, testimone di uno scambio assai oscuro tra il padre e il nonno.
Infatti, la stessa sera che Ursa è scomparsa, in un incontro privato tra il signore del fuoco Azulon, suo padre e Ozai, quest'ultimo aveva richiesto il diritto di nascita di Iroh, in quanto l'uomo aveva recentemente perso il figlio e, perciò, non sarebbe riuscito ad assicurare una grande discendenza al Regno del Fuoco.
Ciò viene considerato da Azulon come un affronto, e decide di punire il figlio ordinandogli di uccidere il primo figlio, Zuko, per comprendere il dolore provocato dalla perdita di un figlio, provato da Iroh.
Azula, come è già stato detto, è l'unica testimone di questo scambio, dal momento che, nonostante le fosse stato proibito assistere all'incontro, si è nascosta all'interno della stanza.
Dopo avere compreso cosa ciò avrebbe significato per la sua famiglia e per sé stessa, la bambina è immediatamente andata a dare la 'lieta notizia' a Zuko, che a sua volta lo confessa alla madre, non capendo le parole di Azula fino in fondo.
Ma Ursa non è stupida e di certo comprende la gravità della situazione.
La mattina seguente, non solo Ursa è scomparsa, ma il signore del fuoco Azulon viene ritrovato morto, dopo avere nominato come suo erede Ozai.
Naturalmente da tutto ciò si può comprendere e elaborare svariate teorie.
Ursa ha avuto qualcosa a che fare con la morte di Azulon, magari vedendo qualcosa che non doveva vedere, e perciò è stata esiliata da Ozai, in qualche remoto angolo della terra.
All'interno del cartone, non abbiamo molte altre apparizioni o flash-back riguardanti Ursa, se non delle immaginarie apparizioni che tormentano Azula, fino ad indurla a impazzire e perdere la battaglia decisiva contro Zuko e Katara.
Qui termina il cartone per quanto riguarda la vicenda di Ursa, e da qui inizia la graphic novel, che mette fin da subito in chiaro la necessità di Zuko di trovare la madre, per comprendere meglio, non solo le sue origini, ma anche la transizione del regno del fuoco, da tirannia a una realtà più tollerante e pacifico.
Perciò, accetta un contratto con il diavolo, cioè permettendo a Azula non solo di uscire dall'ospedale psichiatrico in cui è stata rinchiusa, ma anche di seguirlo nell'ardua missione di ritrovare loro madre, ora che maggiori informazioni si mostrano ai loro occhi.
Da qui inizia la parte contenente spoiler, perciò ciò che vi consiglio di fare è andare a recuperare la graphic novel, leggerla e poi tornare qui per analizzare insieme a me il personaggio di Ursa.
La ricerca:
Ammetto che ero molto curiosa riguardo il personaggio di Ursa, perciò venire a conoscenza di una graphic novel che esplorava questo personaggio mi ha decisamente incuriosita e spinta a recuperare la serie, per potere comprendere di più.
Al confronto del cartone, in cui vediamo il personaggio di Ursa principalmente attraverso gli occhi dei figli, la graphic novel si concentra invece sulla stessa Ursa, mostrandoci sia la sua backstory che i suoi pensieri, rendendola effettivamente un personaggio a tutto tondo.
Uno dei motivi per cui ho amato la graphic novel è, appunto, l'avere introdotto brillantemente questo personaggio, mostrando e integrando i pezzi mancanti all'interno della storia.
Ma passiamo alle cose importanti: Ursa, all'inizio della graphic novel, è una ragazza molto semplice, benché faccia parte di una famiglia con una lunga e onorevole discendenza.
E ciò la rende la sposa perfetta per uno dei figli del signore del fuoco Azulon.
Poco importa che la donna sia un'aspirante attrice o innamorata di un altro, Ursa viene trascinata a palazzo e obbligata a dimenticare la sua vita precedente, dovendo affiancare Ozai, un uomo crudele e arrogante, interessato solo alle cose che possono portargli vantaggio.
Ozai non esita a cercare di eliminare Ikem, l'innamorato di Ursa, dalla faccia della terra in modo che non minacci in alcun modo la sua futura relazione con Ursa, ma fallisce nel suo intento, in quanto il sicario che aveva assoldato non riesce a trovare l'uomo.
Ursa, nel frattempo, ha un'unica possibilità di sottrarsi dal controllo di Ozai: scrivere lettere alle persone che ha lasciato indietro, tra cui Ikem, a cui confessa che Zuko non è figlio di Ozai, bensì suo, qualcosa che provocherà non pochi turbamenti al ragazzo in questione, una volta che verrò in possesso della lettera che rivela ciò.
La lettera è ora nelle mani di Azula, che vuole utilizzarla per ottenere il ruolo, che lei considera le sia sempre spettato, mettendo il fratello a confronto con le sue origini illegittime.
A seguito di questa rivelazione, Ozai comunica a Ursa che ha fatto in modo di sbarazzarsi di Ikem per sempre, uccidendolo, benché questa sia ovviamente una menzogna.
Naturalmente Ursa viene colpita da ciò, ma è solo quando Ozai minaccia di toccare Zuko che la donna decide di intervenire.
E qui gli autori della graphic novel completano perfettamente i pezzi mancanti di quella notta.
Non appena Ursa viene a conoscenza delle intenzioni di Ozai di uccidere Zuko, accettando la punizione impartitogli del padre, decide di fare a sua volta un patto con il diavolo e offrire al marito un veleno che uccida Azulon, in modo che l'uomo ottenga il trono e i suoi figli siano salvi.
Ozai però pone un'ulteriore condizione per ottenere la salvezza di Zuko e Azula.
Ursa, dopo avere creato il veleno promesso, se ne andrà, in quanto potrebbe benissimo usare il questa silenziosa arma contro di lui, senza che lui se ne accorga, perciò per evitare un'altra minaccia, impone alla donna di lasciare la reggia.
Da sola, senza i suoi amati figli.
La donna prova a ritornare nel suo villaggio di origini, dopo avere salutato i figli, ignorando quale sia la cosa giusta da fare e imbattendosi in un giovane impresario teatrale, Noren.
Tra lei e l'uomo si crea un rapporto di amicizia, ma ben presto, Noren si rivelerà essere nient'altro che Ikem, l'uomo che Ursa ha sempre amato.
Ikem, però, ha cambiato il suo volto, dopo avere incontrato la Madre Dei Volti, uno spirito che abita la 'Valle dell'Oblio'.
L'uomo cerca di convincere Ursa a seguire il suo esempio e convincere lo spirito a donarle una nuova faccia, in modo da potere sfuggire definitivamente a Ozai e al suo passato.
Quest'ultima riesce ad ottenere tutto ciò, a prezzo di perdere i ricordi della vita passata.
Non è una scelta facile ovviamente in quanto la donna non può che provare un grandissimo senso di colpa nei confronti dei figli che ha abbandonato.
La donna incontra due volte Zuko nel suo percorso all'interno della graphic novel, e, mentre la prima volta nessuno dei due è consapevole del loro rapporto, la seconda volta Zuko è a conoscenza della vera identità della madre, e cerca di impedire a Azula di ucciderla, credendo che la donna stia fingendo la sua amnesia per sconfiggerla.
Ursa alla fine riesce a ottenere i suoi ricordi e il suo vero volto, ma ormai Azula se ne è andata, mentre Zuko riesce a ottenere dalla madre di parlarle e raccontarle tutto ciò che è successo.
Ed è proprio Ursa ad ammettere a Zuko che lui è il legittimo erede, in quanto aveva mentito a Ozai riguardo un presunto rapporto con Ikem, per scoprire se il marito leggeva la sua corrispondenza privata.
I due sembrano riappacificarsi, benché sia chiaro a entrambi la difficoltà di incontrarsi di nuovo e accettarsi.
Chi è Ursa?
Abbiamo diverse rappresentazioni di Ursa, all'interno sia del cartone e delle graphic novel.
Nel cartone vediamo Ursa rappresentata attraverso gli occhi dei figli, soprattutto Zuko, a cui è particolarmente legata, in quanto condivide la sua indole gentile e dolce, e perciò non riusciamo a vedere molto altro che la sua devozione materna e il suo carattere docile.
La donna più che un vero personaggio sembra un fantasma, in quanto non è una presenza viva nel presente quanto più sembra abitare il passato, influenzando entrambi i figli e continuando a tormentarli ancora nel presente con i suoi insegnamenti.
Il suo ricordo raggiunge Zuko, quando si trova in un momento buio della sua vita, mentre per Azula, il ritorno della madre avviene attraverso delle apparizioni su degli specchi o superfici riflettenti, e lei si dimostra incapace di entrare completamente in contatto con la madre e inizia a credere che questa la voglia sconfiggere.
Ursa è costante ma intangibile, soprattutto perché non abbiamo una completa descrizione delle sue caratteristiche e della sua storia, come invece avviene nella graphic novel, e ciò la rende un personaggio di inchiostro e carta a tutti gli effetti.
La vediamo prendere vita, attraverso la storia di una giovane che non ha mai voluto la gloria della corona, ma che la ha accettata per il bene della sua famiglia e di chi ama.
Una donna che ha cercato di trovare una piccola felicità nei figli, mostrando loro che la gentilezza e la correttezza sono essenziali, ancora di più in un mondo corrotto come quello di Ozai.
A questa rappresentazione, se ne aggiunge un'altra molto più combattiva e decisa, in quanto la donna viene rappresentata più e più volte replicare a tono al marito, sconfiggendolo al suo stesso gioco e obbligandolo a accettare un compromesso.
Però, Ursa non può fare molto, quando sono i suoi figli che sono minacciati, e, perciò, non può fare a meno che abbassare la testa e cercare di fare del suo meglio per continuare la sua vita, cambiandola completamente e cancellando la precedente.
Ciò evidenzia una fragilità che la rendono un personaggio costruito perfettamente.
Ursa è un fantasma, è una madre ed è una donna che ha sofferto tantissimi orribili eventi, ma che ha deciso di fare del suo meglio per crearsi una vita felice e tranquilla dopo che le è stata donata una seconda occasione.
Perciò fatevi un favore, ed apprezzate questa donna!
Scopriremo di più per quanto riguardo il rapporto tra Zuko e Ursa nel seguente volume della serie e lasciate che vi dica che io non vedo l'ora che esca in Italia.
E voi?
Alla prossima!
Eroine Penzel.