"BLOG TOUR ABEL MONTERO" ("Il Guerriero Spezzato"): "La Ricetta Per il Sequel Perfetto" (Initervista ad Abel Montero):
Salve!
Un po' di tempo fa' mi sono occupata di un'altra intervista ad Abel, che vi lascerò qua sotto, e sempre grazie alle mie capacità di spionaggio (*musichetta di "Mission Impossible" inizia a suonare*) sono riuscita a ottenerla, finalmente...
Ottenere che cosa?
La ricetta per il sequel perfetto!
Perché se non lo avete ancora letto... "Il Guerriero Spezzato" è semplicemente fantastico, un sequel degno della mia disidratazione, per tutte le lacrime che ci ho pianto, e della vostra lettura (presto uscirà anche la recensione, in modo che voi possiate scoprire di più! Nel frattempo la trovate su "Goodreads", con il mio account "Eroine.Penzel").
Inoltre vi lascio il link di Amazon, così potete acquistarlo subito senza aspettare un altro momento!
Ma ora iniziamo con l'intervista e la nostra ricerca del "Sacro Sequel"!
- Iniziamo da qualcosa di abbastanza scontato: cosa è la cosa che per prima ti porta a volere scrivere un seguito? Oltre all'ovvio bisogno di dare un continuo alla storia; ma che cosa è che ti convince a alzarti dal tuo comodo letto per raggiungere il computer e digitare le prime pagine?
Credo che in un certo senso siano i personaggi a chiederlo. Quando passi così tanto tempo a scavare nella mente e nel cuore degli esseri immaginari che popolano le tue pagine, impari a capire cosa desiderano, cosa temono e senti la responsabilità di dar loro ciò che meritano. È così che creo, o concludo, gli archi narrativi dei protagonisti delle mie storie. Se quegli archi non si chiudono in un solo volume, allora c'è bisogno di un seguito. Poi, ovviamente, ci sono storie che sono nate all'interno di una narrazione di ampio respiro. Quando ho iniziato a dare vita alla mitologia che sostiene la "Saga del Protettorato", sapevo che le ramificazioni e le conseguenze sarebbero state impossibili da racchiudere in un solo volume. Per questo ho iniziato a sovrapporre livelli di caratterizzazione e lettura diversi. Alla fine, i romanzi saranno cinque, tre principali e due prequel.
- Quale è la prima cosa da cui si inizia, parlando di tecnica, quando si scrive un seguito? Personaggi, trama o messaggio?
Nonostante io sia convinto che i personaggi meritino archi narrativi soddisfacenti, i personaggi stessi NON possono essere la trama. Non in questo genere di romanzi, almeno. Sono convinto che lo sviluppo di un plot credibile e coerente sua di importanza fondamentale. È vero che i personaggi, in definitiva, sono ciò che ci attrae (o ci allontana) da un racconto. Ci affezioniamo e facciamo il tifo per loro, o amiamo odiarli. Ma se il loro vissuto non è inserito organicamente in una successione di eventi sensata e appassionante, credo che ci sia poco, pochissimo gusto a seguirli. I romanzieri dovrebbero scrivere storie, non biografie fittizie. Se poi il plot riesce a trasmettere messaggi, a far riflettere e crescere mentre appassiona, tanto meglio.
- Nel processo della scrittura, c'è stato qualcosa di diverso dalla stesura dei precedenti? Oppure c'è stato qualcosa di simile?
Ogni romanzo ha una gestazione diversa, per quanto anche se l'esperienza aiuta a dribblare certe difficoltà. IL GUERRIERO SPEZZATO è stato comunque il più difficile da scrivere. È quello che è mutato maggiormente nel corso degli anni e quello che ho riscritto più volte. La storia ha richiesto un livello di immedesimazione e approfondimento personale che mi ha messo in seria difficoltà. Alcuni passaggi non ne volevano proprio sapere di prendere vita. Altri invece erano troppo preponderanti nel quadro generale dell'opera o della Saga. Ho dovuto fare scelte difficili. Ma sono più che soddisfatto del risultato finale. So di aver scritto un romanzo forte. È una bella sensazione.
- Ci sono nuovi personaggi a cui ci dobbiamo preparare o cambiamenti dei personaggi che dobbiamo temere?
Sì, ho introdotto personaggi che vengono da LA FURIA E LE STELLE, e altri nuovi che avranno un impatto monumentale sui romanzi futuri. Ho anche approfondito la caratterizzazione di quelli che conoscevate già. Sono sicuro che alcune scoperte vi faranno strabuzzare gli occhi. Ma per sapere di cosa parlo, dovrete leggere IL GUERRIERO SPEZZATO.
- E nel frattempo, ritornando alla tecnica, ci sveli un segreto per scrivere una perfetta crescita dei personaggi?
È una questione d'equilibrio. Si deve cercare di continuare a raccontare personaggi che abbiano una coerenza intrinseca con il loro vissuto e la loro natura. Ma si tenta anche di non renderli troppo granitici e monodimensionali. D'altra parte, anche nella vita reale ci capita di comportarci in modo un po' "fuori carattere" no? La sfida è stare in bilico tra rispetto per il passato e desiderio di evoluzione. I personaggi che restano sempre e solo identici a sé stessi sono noiosi. Inoltre, ciò che vivono, nel bene e nel male, deve avere conseguenze vere, palpabili sul loro modo di vedere le cose e di agire. Il segreto, forse, è semplicemente essere onesti. Non esistono eroi perfetti e inamovibili. Non esistono "villians" incapaci di azioni positive.
- E soprattutto, come spezzare il cuore dei lettori? No dai scherzo, parliamo magari invece di come è stato arrivare alla fine di questo libro? Devastante, liberatorio o ti ha fatto venire voglia e idee di continuare con altri seguiti?
Concludere la stesura finale di IL GUERRIERO SPEZZATO è stato liberatorio. Come accennavo prima, scriverlo non è stato facile, quindi ho ringraziato il cielo di essere sopravvissuto. E sono andato mangiarmi un vasetto di Nutella.
- Se sei solito ascoltare musica mentre scrivi, ci dai una playlist per la lettura di questo seguito?
Oh sì. Ascolto infinite playlists di colonne sonore cinematografiche che mi aiutano a entrare nel mood delle scene che scrivo. Da Zimmer a Giacchino, da Balfe, Bergensen, McReary a Tilton fino ad arrivare agli M83 e agli Audiomachine. La mia preferita resta quella di The Bourne Ultimatum ,di John Powell.
- Qualcosa di cui hai assolutamente bisogno per scrivere un seguito? (una bacchetta magica, una copertina calda o le cuffiette?).
Senza colonne sonore (rigorosamente in cuffia) non posso scrivere. Poi tè caldo, caffè e cioccolata fondente. E la Nutella per coccolarmi quando so di aver scritto qualcosa di davvero buono!
- C'è stato mai un momento in cui hai detto "no, io questo seguito non lo faccio uscire"?
Tra la fine di marzo e l'inizio d'aprile, quindi pochissimo tempo fa. Ero sicuro che l'editing stesse andando a rotoli e che il romanzo fosse rovinato. Ma alla fine ho ingoiato la rabbia, la frustrazione e la paura. IL GUERRIERO SPEZZATO è sopravvissuto, anche se avete rischiato seriamente di non leggerlo mai.
- Ora dicci i tre motivi principali per cui dobbiamo assolutamente andare avanti con questa saga!
- Perché IL GUERRIERO SPEZZATO è il romanzo migliore che abbia mai scritto
- Perché è quello con la carica emotiva più potente e i colpi di scena più duri
- E perché il finale apre le porte a degli sviluppi che non immaginate nemmeno. Legger per credere. NON SIETE PRONTI!
Da persona che lo ha letto, confermo che gli sviluppi intrapresi sono a dire poco "incredibili" ( e struggenti e io non ho più un cuore o lacrime...).
E voi?
Lo avete letto?
Avete intenzione di farlo?
Una cosa che non può mancare per il "sequel perfetto"?
Alla prossima! (io torno a piangere e cercare di seguire i consigli di Abel!).
Eroine Penzel.